Il legno grazie alle sue proprietà naturali quali l’elasticità, la resistenza alla trazione,...
Il legno grazie alle sue proprietà naturali quali l’elasticità, la resistenza alla trazione, la malleabilità e la duttilità, si presta in maniera ottimale quale materiale per la costruzione di edifici bioclimatici; alle proprietà elencate precedentemente va aggiunto il basso peso specifico che lo rende molto più leggero rispetto ai materiali da costruzione tradizionali.
Un edificio in legno ha una lunga durata negli anni grazie all’utilizzo di materiali all’avanguardia certificati, a una perfetta e meticolosa progettazione e a una maniacale attenzione ai dettagli delle fasi costruttive e di posa in opera.
Il legno possiede anche notevoli capacità igroscopiche, che permettono l’assorbimento dell’umidità in eccesso che si crea negli ambienti rilasciandola verso l’esterno.
In caso di incendio le strutture in legno hanno un comportamento e una resistenza migliori di ogni altro materiale da costruzione. Per quanto riguarda il fattore sismico, è da tenere in considerazione che il legno è il materiale da costruzione principale in stati come il Giappone o gli Stati Uniti, che hanno un alto grado di sismicità, e che hanno dato la possibilità di osservare e valutare gli ottimi risultati di resistenza del legno alle forze sismiche.
Il legno è in natura una materia con proprietà antibatteriche e anallergiche oltre ad essere un regolatore naturale di temperatura e di umidità. Queste sono caratteristiche essenziali per il benessere fisico delle persone. La sensazione di comfort in un edificio in legno si percepisce già a temperatura ambiente, a differenza delle costruzioni tradizionali che hanno invece bisogno di una temperatura di esercizio più elevata per ottenere una sensazione di benessere.
A parità di prestazioni energetiche, una casa in legno ha un costo inferiore rispetto a una costruzione tradizionale. Inoltre una casa bioclimatica ha nei suoi obiettivi l’uso della minor quantità possibile di energia per il raggiungimento del massimo confort abitativo; confrontandola quindi con una casa in struttura tradizionale, il risparmio economico diretto è notevole. È da considerare anche il fatto che l’energia necessaria per la costruzione in legno è ridotta, basti pensare che in genere un cantiere dura circa 120 giorni, mentre per il tradizionale va dai 340 ai 450 giorni.
Il legno nel campo della eco-sostenibilità è il materiale per eccellenza perché durante la sua fase di crescita (produzione) le piante assorbono la CO2 presente nell’aria restituendo ossigeno. Il legno non ha bisogno di combustione provocata per la sua produzione, a differenza dei materiali tradizionali (cemento, laterizi, acciaio) che hanno bisogno di un grande dispendio energetico per essere prodotti. Il legno inoltre non produce mai scarto da smaltire poiché gli sfridi di lavorazione possono essere trasformati in materiali compositi o essere usati come combustibile naturale.
Le strutture in legno hanno un grande potere fonoassorbente in quanto le fibre del legno assorbono le vibrazioni sonore. Interponendo tra i vari strati delle strutture dei materiali aggiuntivi appositamente studiati, si riesce ad abbattere sensibilmente anche la trasmissione sonora da contatto quale il calpestio.
Il legno ha una conduzione termica 10 volte più bassa rispetto ai materiali tradizionali da costruzione. Questo permette di raggiungere gradi di isolamento notevolmente superiori alle strutture tradizionali.
Le costruzioni in legno permettono di ottenere notevoli risultati di isolamento termico-acustico con l’utilizzo di spessori notevolmente inferiori, aumentando così le volumetrie e le superfici utili interne delle abitazioni.